Topuslandia
…Tra le
onde piu’ pacifiche del Mediterraneo, sotto il sole piu’ tenero che mai si
trova un piccolo piccolo paradiso – una piccolissima isola dimenticata dal
mondo – Topuslandia. Su quell’isola abbondante di cibo e priva di pericoli
abitano esseri ovviamente molto piccoli ma anche molto intelligenti – Topi
Sapiens. Sanno parlare, leggere, scrivere, costruiscono case e seguono
tradizioni, provano emozioni come uomini ma restano sempre animali piu’
affettuosi e non fanno del male a
nessuno…
Capitolo 1
Carlus il Ricercatore
Nel villaggio piu’ grande di Topuslandia
chiamato Krompusfalia ognuno si conosce fin nei dettagli piu’ intimi: a che ora
si alza il calzolaio Bruno, quando Signorina Klava fa le spese, perche’ a
Signor Troffin non piacciono i formaggi francesi e cosi’ via: i topini non hanno
segreti e vivono con le porte aperte, pronti sempre ad aiutare quando ce n’e’
bisogno. Una volta per esempio l’ingegnere Grugna addomestico’ un verme da
compagnia e da quel momento non riusciva piu’ a mangiare il suo cibo preferito
- gli spaghetti…ma scusate! Questa e’
un’altra storia! Adesso pero’ ci aspetta il topino che vive in quella casa
azzurra…si’ si’…quella la’ vicino al ponte! E’ il topo piu’ geniale dell’ isola
e lo conoscono tutti come Carlus il Ricercatore! Facciamogli una visita!
Dal RSAT (registro scientifico
anagrafico di Topuslandia):
Regno: una casa con il giardino e un laboratorio
Classe: nobile,
intellettuale
Ordine: non segue mai,
tiene tutte le cose ‘sotto mano’
Famiglia: sposato
Genere:
geniale e qualche volta
noioso
Specie:
topus sapiens
Sottospecie: topus sapiens
investigatorius
Sottosottospecie: Carlus
il Ricercatore
Appena entrati nella sua casa, ordinata in
modo molto ‘creativo’, cioe’ senza nessun ordine ma con tanta originalita’ e
accoglienza spirituale, inciampando ogni tanto in libri, vestiti, scatole,
bottigliette etc etc etc, Carlus ci offre da mangiare. Bisogna dire che lui
mangia molto spesso. TROPPO spesso. E troppi dolci! Infatti questa volta ci
aspettava una deliziosa torta di cioccolato alla ricotta – la ricetta della sua
bisbisnonna, che faceva diventare Carlus proprio pazzo (la torta! Non la
bisbisnonna, poverina) Il primo minuto dopo l’assorbimento del dolce il topo
era serio e concentrato. Cominciava a bolbottare qualcosa, guardarti in modo
strano e sospettoso. Poi d’improvviso la sua faccina si illuminava con un
sorriso da Gioconda: Idea! E aggrappando una penna cominciava a scrivere per
mezz’ora senza vedere e sentire nessuno. La terza fase della pazzia era piu’
piacevole e rilassante per tutti: Carlus si godeva il risultato della
digestione della torta e era molto simpatico e loquace. Beh, fortunatamente
questa volta abbiamo perso l’opportunita’ di seguire tutte le fasi di questo
famoso atteggiamento scientifico: mentre Carlus ci accomodava, sua moglie (la
golosona numero uno del villaggio) ha gia’ mangiato la torta! Un po’ arrabbiato
ma sempre gentile il signor Ricercatore ci ha offerto a questo punto di vedere
il suo laboratorio che occupava la soffitta della casa.
-
Eccoci
qua – ha detto il topo con il suo piede nella gorgonzola e schiacciando anche un
pezzo di pane mentre si faceva strada verso il tavolo in centro. – Come vedete,
il laboratorio e’ piccolo e sono costretto di mettere le mie cose anche per
terra…Uff...Il mio Pelargonium…- spiegava Carlus nel mezzopensiero sorridendo
al fiore…- Mio caro Ocimum Basilicum,
come stai oggi?…I fiori ci sentono e condividono le nostre emozioni. Bisogna
trattarli bene e vi aiuteranno a sopravvivere i momenti piu’ difficili…
Era cosi’ il nostro piccolo scienziato: un
po’ pazzo, un po’ barbuglione, sbadato e serio, ma dentro era molto dolce come
la sua torta di cioccolato e tenero come i fiori che adorava cosi’ tanto.
Copyright (c) 2013 Anna Gavrilova Galli
P.S. Ho realizzato questo topino qualche mese fa ma non volevo pubblicarlo sul blog prima di finire il primo capitolo della storia di Topuslandia che fa parte di questa creazione spiegando il suo carattere e tutto l'amore e l'anima che metto in ogni mio lavoro:)))
Il topolino e' in scala 1/16. E' fatto completamente a mano (incluso bottigliette, provette, il contagocce e la lampada) senza ausilio di stampi in porcellana fredda (a parte alcuni oggetti, come i manoscritti di carta, o alcuni dettagli metallici).